La Terra Santa indica il territorio compreso tra il Mar Mediterraneo e il fiume Giordano, attualmente diviso tra gli Stati di Israele e di Palestina. Per i cristiani la Terra Santa è il luogo di pellegrinaggio per eccellenza che riconduce alla sorgente della fede. Terra di Gesù dove la Parola si è fatta carne e storia.
Il pellegrinaggio in Terra Santa è “il pellegrinaggio”, quello più caro ai cristiani. I nostri pellegrinaggi sono guidati da guide bibliche che hanno anche una conoscenza archeologica dei siti.
Ogni pellegrinaggio deve essere un'occasione per ritrovare le radici della nostra fede, con la ricchezza della Parola di Dio, che in Terra Santa si è fatta Carne; con il senso della preghiera e del primato di Dio nella vita quotidiana. Il pellegrinaggio è un'esperienza che si vive con il corpo e l'anima: è un'occasione per riscoprire i valori essenziali della vita. Si va in pellegrinaggio per rieducarsi all'ascolto, al dialogo, al rispetto del diverso, alla condivisione, all'amore e alla pace. Per ogni cristiano il pellegrinaggio in Terra Santa - in particolare - ha altissimo valore storico e religioso, perché l'ascolto della Parola di Dio abbinato al luogo concreto fa rivivere la storia del Primo e del Nuovo Testamento e ci permette di comprendere meglio quei luoghi dove Gesù è nato, cresciuto, ha operato miracoli, è morto e risorto.
Per i cristiani la Terra Santa è il luogo di pellegrinaggio per eccellenza. Lì incontriamo il primo pellegrino della storia: Dio. È Lui che muove i primi passi verso gli umani che avevano scelto vie diverse rispetto alle sue. Attraverso la storia biblica scopriamo questo Dio che si mette continuamente sulle strade dell’uomo per incontrarlo e affinché questi possa vivere in maniera nuova grazie alla sua presenza. In Gesù di Nazareth, il pellegrinaggio di Dio trova la sua espressione più piena. Non solo Egli viene incontro all’uomo, ma si fa uomo. Sant’Atanasio sottolinea che Egli nell’incarnazione si fa uno di noi per farci come lui, per renderci partecipi della sua divinità. Essere pellegrini in Terra Santa significa mettersi in ascolto di Gesù, buona novella (Vangelo) per noi umani, scoprirlo attraverso quei luoghi nei quali ha condiviso la nostra esistenza. Il pellegrinaggio in Terra Santa non è un pellegrinaggio di devozione, ma di ascolto e contemplazione. I Mussulmani hanno l’obbligo d’andare almeno una volta nella vita alla Mecca. Anche noi cristiani dovremmo sentire questo obbligo interiore di vivere almeno un pellegrinaggio in Terra Santa, accogliendolo come dono di grazia da parte di quel Signore che cerchiamo.
Il percorso del pellegrinaggio “tradizionale” in Terra Santa prevede l’arrivo all’aeroporto di Tel Aviv e proseguimento per la Galilea con una sosta lungo il percorso a Cesare Marittima e Stella Maris sul monte Carmelo per giungere a Nazareth, luogo della basilica dell’Annunciazione. Nella città di Nazareth le visite sono dedicate alla Basilica dell’Annunciazione, alla chiesa di San Giuseppe, al museo Francescano e alla fontana della Vergine. Sempre in Galilea l’itinerario prevede la visita al monte Tabor, monte della trasfigurazione e di Sefforis, importante sito archeologico dell’antica capitale della Galilea ai tempi di Gesù con importanti resti giudaici e cristiani. Un’intera giornata è dedicata alla visita dei luoghi attorno al lago di Galilea: il monte delle Beatitudini, Tabga e la visita delle chiese del Primato e della Moltiplicazione dei pani e dei pesci, Cafarnao per la visita del sito con la sinagoga e la casa di Pietro. Da Nazareth scendendo la valle del Giordano si giunge all’area del mar Morto a Qasr el Yahud, memoriale del battesimo di Gesù e luogo del rinnovo delle promesse battesimali e a Qumran dove, nelle grotte vennero rinvenuti i più antichi manoscritti della Bibbia. Lungo il percorso che dalla Galilea porta a Gerusalemme, è possibile sostare a Gerico e a Wad Qelt nel deserto per giungere poi alla città Santa di Gerusalemme. A Gerusalemme salendo al monte degli Ulivi si trovano: l’edicola dell’Ascenzione, la grotta del Padre nostro, Dominus Flevit e la basilica dei Getzemani, la tomba della Madonna e la grotta dell’arresto di Gesù.
Nella città vecchia di Gerusalemme si trovano la i quattro quartieri: ebraico, cristiano, armeno e arabo. L’itinerario prevede la visita alla chiesa di sant’Anna, alla piscina probatica, alla chiesa della Flagellazione, via Dolorosa e la basilica della Resurrezione con il Calvario e il Santo Sepolcro. Il Sion cristiano comprende il Cenacolo, la Basilica della Dormizione di Maria, la chiesa di San Pietro in Gallicantu e la valle del Cedron. All’interno della città vecchia è possibile salire sulla Spianata e accedere al Muro della preghiera. Nel nostro pellegrinaggio non può mancare Betlemme con la basilica della Natività e il Campo dei Pastori.